sabato 13 gennaio 2007

Buongiorno di Massimo Gramellini


Ecco il secondo testo da completare: si tratta della rubrica di Massimo Gramellini sulla "Stampa". massimo.gramelini@lastampa.it

Completate il testo con le preposizioni che vi sembrano giuste.

Cuore 1 __________ mammaOgni berluscone è bello 2 __________ mamma sua, lo dice anche il proverbio. Ma talvolta le mamme si dimenticano 3 ___________ farlo sapere all’interessato. Non quella 4 __________ Silvio. Lei glielo ha ripetuto 5 ____________ tutta la vita, massaggiando il suo ego fino 6 __________ fargli assumere la forma pasciuta 7 __________ un profiterole. Cosa uccide 8 ____________ più l’autostima 9 ___________ un figlio? I paragoni 10 ___________ gli altri bambini, sempre più bravi, studiosi e obbedienti 11 ___________ lui. Ignoriamo cosa dicesse la signora Rosa 12 ____________ compagni di Silvietto 13 ___________ elementari. Ma sappiamo cosa ha detto, ieri, 14 ___________ quelli di adesso: «Io Prodi non lo posso proprio vedere. Non può paragonarsi 15 __________ Silvio. Cosa fa quell’uomo lì? Basta guardarlo 16 ___________ faccia, insomma». Commovente. Una mamma così 17 __________ spalle e ti dimentichi 18 __________ sempre antidepressivi e psicanalisti. 19 ___________ limite rischi di passare 20 __________ megalomane, ma solo un tantino. Berlusconi è talmente consapevole 21 ___________ ragioni della sua fortuna che 22 __________ questi anni ha tentato 23 ___________ diventare, 24 ___________ sua volta, la mamma 25 __________ italiani. Ha ripetuto loro che erano belli, ricchi e pieni 26 __________ telefonini, 27 __________ speranza che il massaggio mammesco li trasformasse 28 ___________ un esercito 29 ___________ sessanta milioni di silvietti 30 __________ conquista 31 __________ fatturato mondiale. Sappiamo tutti com’è andata. 32 __________’altronde, 33 __________ un papà come Bondi.

1 commento:

Angels Bargalló ha detto...

Chiave
Cuore di mamma.
Ogni berluscone è bello a mamma sua, lo dice anche il proverbio. Ma talvolta le mamme si dimenticano di farlo sapere all’interessato. Non quella di Silvio. Lei glielo ha ripetuto per tutta la vita, massaggiando il suo ego fino a fargli assumere la forma pasciuta di un profiterole. Cosa uccide di più l’autostima di un figlio? I paragoni con gli altri bambini, sempre più bravi, studiosi e obbedienti di lui. Ignoriamo cosa dicesse la signora Rosa dei compagni di Silvietto alle elementari. Ma sappiamo cosa ha detto, ieri, di quelli di adesso: «Io Prodi non lo posso proprio vedere. Non può paragonarsi con Silvio. Cosa fa quell’uomo lì? Basta guardarlo in faccia, insomma». Commovente. Una mamma così alle spalle e ti dimentichi per sempre antidepressivi e psicanalisti. Al limite rischi di passare per megalomane, ma solo un tantino.

Berlusconi è talmente consapevole delle ragioni della sua fortuna che in questi anni ha tentato di diventare, a sua volta, la mamma degli italiani. Ha ripetuto loro che erano belli, ricchi e pieni di telefonini, nella speranza che il massaggio mammesco li trasformasse in un esercito di sessanta milioni di silvietti alla conquista del fatturato mondiale. Sappiamo tutti com’è andata. D’altronde, con un papà come Bondi.